il futuro del dissenso

Shai Agmon: «Senza un’opposizione funzionante, il dissenso israeliano non ha futuro»

Dopo le piazze di Tel Aviv, parla Shai Agmon, accademico israeliano a Oxford e dirigente dell’organizzazione Molad: «La protesta si concentra sugli ostaggi ma non solo futuro del conflitto: è un errore»

Gli ultimi grandi appelli alla mobilitazione per la fine della guerra di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani, martedì e domenica scorsa, hanno portato nelle piazze di Tel Aviv fra le 200mila e le 300mila persone, attestando le manifestazioni come due fra le più grandi della storia del paese. I sondaggi, d’altronde, continuano ad indicare come una maggioranza vicina all’80 per cento degli israeliani sarebbe favorevole a un accordo sui rapiti che metta fine alle ostilità e all’istituzione

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