Il Cremlino non userà l’atomica per vincere in Ucraina o per un’escalation totale. Lo scopo potrebbe essere un altro. Creare uno shock politico così potente da costringere la Nato a negoziare. E l’Italia diventa un bersaglio per le basi
L’uso di un’arma nucleare tattica da parte della Russia non è più un tabù da film apocalittico, ma un’opzione strategica con obiettivi precisi, secondo un nuovo, inquietante rapporto della Rand Corporation. L’analisi del think tank americano smonta l’idea di un’escalation totale: il Cremlino non userebbe l’atomica per vincere la guerra in Ucraina, ma per creare uno shock politico così potente da costringere la Nato a negoziare un passo indietro. In questo scenario di “colpi dimostrativi” o attac



