oltre la retorica del fallimento

La caduta dell’Afghanistan è il trionfo dell’occidente senza ideali

  • Kabul è davvero il fallimento dell’occidente o la sua definitiva conferma? Cosa è oggi l’occidente? Quali sono i suoi valori?

  • Del resto, non si prova nemmeno più a rivestire le proprie posizioni politiche di lucida vernice idealista. Lo ha detto in maniera chiara il segretario di Stato americano, Antony Blinken: «Restare in Afghanistan non è nel nostro interesse». Un interesse calcolato sul breve termine dell’utilitarismo da pallottoliere.

  • Può apparire paradossale che tocchi proprio ad un presidente democratico certificare, con immagini e testi, lo smantellamento dell’ideale universalistico di una libertà ancorata a democrazia e diritti umani ovunque nel mondo.

Ci vorrebbe Roland Barthes con la sua nozione di “ancoraggio” per comprendere e fissare quanto avviene in questi giorni. Per Barthes l’ancoraggio consente di chiarire il senso di un’immagine mediante un testo verbale. E così alle terribili immagini che arrivano da Kabul associamo copiose riflessioni che sembrano condurci verso una conclusione quasi unanime: è il fallimento dell’occidente, l’ennesima capitolazione di una civiltà che non è più in grado di dire con chi sta e quali siano i suoi val

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