chi verrà dopo boris

La caduta di Johnson non cambia la posizione dura contro la Russia

(Boris Johnson e la premier estone a Tallinn con le truppe Nato. Foto AP)
(Boris Johnson e la premier estone a Tallinn con le truppe Nato. Foto AP)
  • Boris Johnson ha provato a utilizzare il suo ostentato sostegno a Kiev come uno scudo contro il crollo di popolarità interna, con l’esito paradossale di diventare il leader più popolare in assoluto non per i britannici ma per gli ucraini. Il partito conservatore sotto la nuova guida seguirà lo stesso solco.
  • E c’è di più: la competizione per la leadership dei tories, e di conseguenza la scelta di una nuova guida per il governo, promette di consegnare un premier anche più «falco». Oltre a Liz Truss, la ministra degli Esteri che è andata allo scontro con Mosca, e Rishi Sunak che ha annunciato la sua candidatura, tra i favoriti dai conservatori c’è il ministro della Difesa Ben Wallace, o la sua predecessora Penny Mordaunt. Nell’ala centrista un ex militare, Tom Tugendhat. 
  • L’unica reale ambiguità sul ruolo che il Regno Unito può svolgere nella guerra in Ucraina va cercata più nel recente passato che nel futuro prossimo. Ma finanziamenti e connessioni con la Russia rendono a maggior ragione cruciale per i candidati esibire prese di posizione dure verso Mosca. Anche l’allineamento con gli Usa ha un ruolo chiave.

Per continuare a leggere questo articolo