Logistica e non solo

La campagna d’Africa di Amazon inizia dall’Egitto di al Sisi

  • A fine agosto, Amazon ha inaugurato una struttura logistica nei pressi del Cairo, la prima del suo genere in Africa: la realizzazione dell’hub rientra nei piani del colosso americano per l’espansione in Egitto e nel resto del continente.
  • L’Egitto è un paese strategicamente interessante e capace di attrarre investimenti dall’estero. Ma l’impatto positivo di Amazon a livello di occupazione rischia di essere limitato.
  • Per Amazon, contraria all’organizzazione sindacale dei suoi dipendenti, l’Egitto è appetibile anche perché con al Sisi i sindacati sono diventati un nemico pubblico, con almeno 200 lavoratori arrestati fra il 2016 e il 2018.

 

La grande promessa è la creazione di migliaia e migliaia di posti di lavoro. La “bonificazione” di aree abbandonate o immerse nella povertà e, in un breve arco temporale, una nuova prosperità, innovazione e benessere per quell’area. Una promessa che potrebbe però rivelarsi un inganno. È la promessa di Amazon, il colosso dell’e-commerce statunitense, che ormai da anni macina successi e profitti, aprendo nuovi, giganteschi hub in tutto il mondo. «Dal suo arrivo in Messico Amazon ha creato più

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