Il premier Li Qiang parla al posto di Xi: «Lavoriamo insieme per salvare il multilateralismo». Pechino utilizza gli spazi aperti dall’estremismo Maga per allargare la sua influenza
«Attualmente, il mondo è entrato in un nuovo periodo di turbolenza e trasformazione, l’unilateralismo e la mentalità da guerra fredda stanno riemergendo. Le regole e l’ordine internazionale costruiti negli ultimi 80 anni sono seriamente messi a dura prova». Non poteva essere più esplicito il premier cinese Li Qiang, nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu. Il messaggio è chiaro: è la Cina l’unico vero argine alla deriva trumpiana, allo smontamento degli equilibri del multilateralismo



