- La Cina con la sua realpolitik che non conosce confini ha già mostrato tutta la sua disponibilità nei confronti del nuovo governo talebano.
- Così facendo otterrebbe quei vantaggi di sfruttamento economico di risorse indispensabile alla sua industria e al tempo stesso terrebbe sotto controllo la comunità di etnia Uigura di origine musulmana.
- Il nuovo governo talebano aprirà varchi nello sfruttamento minerario che sino ad oggi erano rimasti preclusi proprio da quella forma di insidiosa guerriglia che è riuscita in questi anni a rallentare ogni forma di sviluppo.
L’anno è il 2013. Abbiamo appena preso una tazza di chai che il guardiano di notte ha sempre tenuto in caldo e siamo partiti da Kabul poco prima dell’alba. Nessuno, nella bella residenza sede della Delegation Archeologique Francaise d’Afghanistan (Dafa), ha detto o chiesto nulla. Abbiamo stabilito di non parlare della destinazione. Anche solo, inavvertitamente la notizia della nostra missione può altrimenti giungere alle orecchie di chi ci vuol male. Ogni precauzione è dovuta quando si viag
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In this photograph made on Tuesday, Oct. 12, 2010, workers excavate a sprawling 2,600-year-old Buddhist monastery in Mes Aynak, south of Kabul, Afghanistan. The archaeological dig is located at the world's second-biggest unexploited copper mine. The Chinese government-backed mining company, China Metallurgical Group Corp., which won the contract to exploit the site, has given archaeologists three years to finish the excavations. (AP Photo/Dusan Vranic)



