Cresce l’ammontare dei dazi rivolti dal tycoon contro il Dragone e stavolta pure contro i satelliti economici. Ma la mossa non tiene conto di quanto sia cambiato il mondo
I dazi addizionali del 34 per cento sull’importazione delle merci cinesi negli Stati Uniti segnano una storica frattura nelle relazioni economico-commerciali tra Washington e Pechino. Con il “Liberation Day” – mercoledì 2 aprile, ovvero il giorno dell’annuncio dei dazi da parte di Donald Trump – l’America isolazionista si è presa una rivincita su quella globalista, che aveva corteggiato la Cina, accompagnandola nel 2001 nell’Organizzazione mondiale del commercio e trasformandola in quella «fabbr



