l’estate calda di putin

La Delta travolge la Russia, ma i giovani anti Putin sono scettici su Sputnik

  • È un’estate “calda” per la Russia di Putin. Temperature che superano i 35 gradi a San Pietroburgo e Mosca, gli incendi in Siberia che hanno distrutto circa un milione e mezzo di ettari di bosco nel nordest della Federazione e l’arrivo della terza ondata del Covid-19, portata dalla variante Delta, con una media di circa 25mila contagi e 700 decessi al giorno.
  • L’obbligatorietà del vaccino è diventata la principale discussione politica. Da un lato, il sindaco di Mosca Sobyanin e alcuni governatori hanno espresso la volontà di rendere obbligatoria la vaccinazione per gli operatori del settore sanitario. Dall’altro lato, Putin ha ribadito che «è impossibile introdurre la vaccinazione obbligatoria».
  • Questa divergenza rappresenterebbe il segnale, secondo un articolo dell’Economist dal titolo Making Moscow more pleasant, dell’opposizione al ruolo di Putin da parte del sindaco di Mosca a capo di “un movimento civile” che guarda alle elezioni presidenziali del 2024.

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