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La diaspora europea dei giovani egiziani che scappano dal regime di Al Sisi

©LaPresse CAIRO, Jan. 25, 2012 Egyptians participate in a rally marking the first anniversary of the ''January 25th Revolution'' on the Tahrir Square in Cairo, capital of Egypt, Jan. 25, 2012.
©LaPresse CAIRO, Jan. 25, 2012 Egyptians participate in a rally marking the first anniversary of the ''January 25th Revolution'' on the Tahrir Square in Cairo, capital of Egypt, Jan. 25, 2012.

Dieci anni fa l’Egitto è stato attraversato da venti rivoluzionari che hanno portato alla deposizione del regime trentennale di Hosni Mubarak. Da otto anni il potere è tornato nelle mani del generale Al Sisi che ha incarcerato oltre 60mila fra attivisti e dissidenti. Ma c’è chi è riuscito a scappare, come Ahmed e Sayed

  • Dieci anni fa la rivoluzione egiziana che mise fine il regime di Hosni Moubarak. Tuttavia, l’euforia di quei giorni rivoluzionari si è spenta in meno di due anni con il colpo di stato del 3 luglio del 2013 del generale Al Sisi che ha fatto terra bruciata attorno a sé.
  • C’è chi, però, è riuscito a scappare in Europa: sono decine i giovani che compongono la diaspora egiziana e continuano a denunciare le violenze del regime. Tra questi ci sono Ahmed Ali e Sayed Naser, ora rifugiati politici in Spagna e Italia.
  • All’inizio è stato difficile integrarsi in un paese di cui non si conosce assolutamente nulla, ma ora sono convinti che dall’Europa sono più utili alla causa rivoluzionaria.

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