Diritti violati

La diplomazia fra Spagna e Marocco e il destino dei minori alla frontiera

Foto AP
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  • Alla vigilia di Ferragosto, il governo spagnolo ha avviato il rimpatrio dei 750 minori marocchini rimasti a Ceuta, dopo lo sbarco massivo del maggio scorso di oltre 10mila persone provenienti dal Marocco.
  • Il rimpatrio dei giovani è il frutto dell’accordo tra il ministero degli Interni spagnolo e la monarchia marocchina per ristabilire un clima di normalità nelle relazioni diplomatiche tra i due paesi.
  • La procedura di devoluzione, senza garanzie a tutela dei minori, è stata contestata dalle Ong, dalla giustizia spagnola e da Podemos. In attesa del pronunciamento dei tribunali, il presidente socialista del governo spagnolo Pedro Sánchez incassa il riconoscimento del re Mohamed VI.

All’improvviso e senza alcun annuncio, alla vigilia di Ferragosto, il governo spagnolo ha avviato la procedura di rimpatrio dei 750 minori marocchini rimasti a Ceuta, dopo lo sbarco massivo del maggio scorso di oltre 10mila persone provenienti dal Marocco, lasciate fuggire dalle autorità di Rabat per ritorsione nei confronti dello stato spagnolo, colpevole di avere dato ospitalità al leader del Fronte polisario. Il rimpatrio dei giovani è il frutto dell’accordo tra il ministero dell’Interno spa

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