Repubblica democratica del Congo e Ruanda si sono impegnati a redigere un accordo di pace entro il 2 di maggio. L’ingresso così deciso dell’amministrazione Trump nel ginepraio congolese viene interpretato un tentativo di assicurarsi risorse fondamentali del settore energetico
C’è una luce in fondo al tunnel del conflitto che si combatte da decenni nelle regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e che dall’inizio dell’anno ha visto una durissima recrudescenza. Anzi due. La prima è che lo scorso 25 aprile, a seguito di un incontro a Washington organizzato dal Segretario di Stato americano Marco Rubio, Rdc e Ruanda hanno concordato di redigere un accordo di pace entro il 2 maggio e si sono impegnati a rispettare la sovranità reciproca e ad astenersi



