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La missione europea a Kiev e le concessioni di Zelensky sulla Nato

British Prime Minister Boris Johnson and attendees applaud after Ukraine's President Volodymyr Zelensky addressed them by video link during a meeting of the the Joint Expeditionary Force (JEF), a coalition of 10 states focused on security in northern Europe, in London, Tuesday, March 15, 2022. (Justin Tallis/Pool Photo via AP)
British Prime Minister Boris Johnson and attendees applaud after Ukraine's President Volodymyr Zelensky addressed them by video link during a meeting of the the Joint Expeditionary Force (JEF), a coalition of 10 states focused on security in northern Europe, in London, Tuesday, March 15, 2022. (Justin Tallis/Pool Photo via AP)

I premier di Polonia, Cechia e Slovenia sono andati nella capitale ucraina, dove si intensificano i bombardamenti, per dare sostegno al presidente. Biden parteciperà in presenza alla riunione straordinaria della Nato la settimana prossima

  • «L’Ucraina si rende conto che non è nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso online alla Joint Expeditionary Force di Londra alla presenza del premier britannico Boris Johnson e dei leader dei paesi nordici e baltici.
  • I leader della Nato stanno valutando una riunione straordinaria a Bruxelles alla fine della prossima settimana, alla quale parteciperà il presidente Joe Biden. In questo contesto l’esercito italiano ha limitato i congedi e ha ordinato, in una circolare ai reparti di essere pronti al 100 per cento.
  • Unicredit sta considerando un’uscita dalla Russia. «Abbiamo bisogno di considerare seriamente l'impatto e le conseguenze e la complessità del distacco di una banca completa dal paese», ha spiegato il ceo Andrea Orcel, secondo Reuters, in una conferenza organizzata da Morgan Stanley.

Mentre i missili cruise dei russi colpiscono il centro urbano di Kiev (ne sono caduti 900 in totale Ucraina dall’inizio della guerra secondo la Bbc), i primi ministri polacco, ceco e sloveno sono arrivati nella capitale ucraina in treno in qualità di rappresentanti del Consiglio europeo per affermare «l'inequivocabile sostegno» dell’Ue all’Ucraina. Mateusz Morawiecki, Petr Fiala e Janez Jansa hanno reso noto che «sono andati a Kiev come rappresentanti del Consiglio europeo, per incontrare il

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