Da oltre 140 giorni la società civile protesta a Tbilisi contro il governo e il nuovo presidente Kavelashvili. Tra i manifestanti anche molti attivisti che, in questi anni, hanno dovuto affrontare leggi sempre più repressive
Tbilisi – Da oltre 140 giorni esponenti della società civile continuano a protestare a Tbilisi contro il governo georgiano e il nuovo presidente, Mikheil Kavelashvili, opponendosi alle politiche volute dalla parte ultra-conservatrice, a volte filo-russa, di questo paese del Caucaso. La comunità Lgbt partecipa ogni sera alle manifestazioni in viale Rustaveli, davanti al parlamento, ma senza esporsi troppo, per evitare di creare tensioni con altri manifestanti. «Non andiamo con bandiere che iden



