- In Colombia gli attivisti abbattono statue dei conquistatori spagnoli, ma protestano anche contro gli eroi indipendentisti esaltati dalla sinistra tradizionale.
- La nuova sinistra latinoamericana replica in parte il movimento statunitense per la rimozione dei monumenti confederati.
- Ma i principi del nuovo progressismo trovano terreno fertile in una regione in cui l’anticolonialismo e la lotta all’oppressione hanno per lungo tempo definito la politica di sinistra.
Nel settembre del 2020 i membri della comunità indigena Misak a Popayán hanno abbattuto una statua del conquistatore spagnolo Sebastián de Belalcázar, che aveva fondato la città nel sud ovest della Colombia nel 1537. I Misak hanno sottoposto Belalcázar a un simbolico processo post mortem e lo hanno giudicato colpevole di riduzione in schiavitù e genocidio. La sentenza è stata la rimozione dei suoi monumenti. Sette mesi dopo, nell’aprile del 2021, i Misak hanno abbattuto un’altra statua di B



