- Con l’introduzione del tetto al prezzo sul petrolio russo, la Turchia ha iniziato a chiedere alle navi che passano per Bosforo e Dardanelli maggiori garanzie assicurative.
- Le compagnie assicurative riunite nel P&I Club si sono rifiutate di fornire questa documentazione aggiuntiva, scatenando quella che l’analista Işık definisce una guerra burocratica.
- Il timore della Turchia è che con l’introduzione del price cap aumenti il numero delle navi fantasma, ossia quelle imbarcazioni prive di assicurazione che trasportano il petrolio russo aggirando le sanzioni.
L’introduzione del price cap, il tetto al prezzo del petrolio russo deciso dall’Ue, sta iniziando a mostrare i suoi primi effetti sul mercato globale e in particolare sul traffico marittimo, direttamente interessato dalle nuove misure europee. Da lunedì diverse navi cargo sono ferme all’entrata degli stretti turchi – Bosforo e Dardanelli – in attesa del via libera delle autorità locali, le prime a dover fare i conti con le conseguenze del price cap. L’accordo prevede che il petrolio russo pos



