A marzo il governatore repubblicano ha riaperto tutto e ha tolto l’obbligo di mascherina. La scelta, in linea con altre fatte in precedenza e rivelatesi fallimentari, è dovuta a ragioni politiche più che a un primato epidemiologico. Le aperture sono per tutti, ma gli effetti sono diseguali
- «Le aziende non hanno bisogno che lo stato dica loro cosa fare», dice il governatore repubblicano del Texas. Dal 2 marzo ha riaperto «al cento per cento». La fretta nel riaprire è figlia di scelta politica, non di primato epidemiologico.
- Il Texas è lo stesso stato dove l’alt-right protestò contro il lockdown e il vicegovernatore disse che «i nonni sarebbero lieti di sacrificarsi per salvare l’economia per i nipoti».
- Le aperture sono per tutti ma gli effetti diseguali. L’assistenza sanitaria non è a portata di tutti e la vaccinazione è più a portata di mano per i bianchi che per gli ispanici.