Mentre gli americani che non hanno ancora votato si recano ai seggi, le grandi città si preparano a possibili rivolte. A New York le vetrine degli storici centri commerciali e dei negozi di lusso di Midtown Manhattan, ma anche di alcuni piccoli negozi di Brooklyn e del Bronx, sono stati coperti con pannelli di compensato per prevenire eventuali atti vandalici. Oltre ad alcuni ristoranti, banche e uffici, è stata blindata anche la sede di News Corp - che include Fox News, il Wall Street Journal e il New York Post.

New York (Foto: Roberto Brosan)

Come racconta The Gothamist, sito interamente dedicato a ciò che accade a New York, diversi condomini già solitamente presidiati dai doormen, ovvero portinai spesso presenti 24 ore su 24, hanno assunto personale di guardia aggiuntivo.  A Beverly Hills, la celebre Rodeo Drive è stata chiusa al pubblico sia martedì che mercoledì, mentre a Washington DC, intorno alla Casa Bianca, è stata eretta una recinzione di rete metallica definita “non scalabile” alta circa due metri e mezzo. È come quella che fu installata la scorsa estate durante le proteste del movimento Black Lives Matter.

New York (Foto: Roberto Brosan)

Donald Trump questa sera sarà blindato lì dentro con alte 400 persone invitate alla sua festa per l’election night.  Evidentemente, ironizzano diversi media, non ha imparato la lezione e ritiene che la rete metallica possa proteggere anche dalla pandemia.  Tutte le precauzioni prese nelle zone commerciali delle città potrebbero sembrare esagerate, ma non stupiscono. Visto quanto accaduto durante l’estate, ma soprattutto considerata l’enfasi e i discorsi polarizzanti e aggressivi che hanno caratterizzato le settimane di voto anticipato, autorità e forze dell’ordine si stanno preparando ad affrontare proteste e ribellioni anche violente.

New York (Foto: Roberto Brosan)

Il voto quest'anno ha infatti assunto un carattere quasi epico - per alcuni riuscire a votare è stato come compiere una missione: code di ore, un servizio postale che rischiava di essere gambizzato, presidi intimidatori nei punti di consegna delle schede, vicende legali per rivendicare il diritto di recarsi ai seggi armati, oltre a tutte le strategie di soppressione del voto già messe in atto da decenni. L’iconico adesivo “I voted” è una medaglia al valore. Si tratta di un voto storico e gli americani vogliono esserne parte fino in fondo.

New York (Foto: Roberto Brosan)

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