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Le ombre del presente sul sogno di un’Europa unita

  • La storia della realizzazione dell’Europa federale comincia ottant’anni fa, nel 1943, con la fondazione a Milano del Movimento federalista europeo.
  • Dopo Maastricht si è aperta una fase di apparente ottimismo che però si può leggere oggi come l’inizio sotterraneo di una crisi.

    Una crisi che nel nuovo millennio produrrà tensioni nuove mettendo in pericolo l’edificio europeo. Il suo sintomo più importante era allora, come minaccia di tornare ad essere oggi, il risorgere del nazionalismo.

  • Solo rivitalizzando l’Europa immaginata da Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann e altri visionari si potrà uscire dalla tirannia della contingenza, dalla paralisi, dalla malattia, e di alimentare una nuova speranza.

«Oggi è il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti, tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge», scrivevano nel 1941 gli autori del Manifesto di Ventotene. Dopo la sconfitta del nazifascismo, lo sforzo progressista dovrà volgersi verso il definitivo superamento delle divisione dell’Europa in stati nazionali sovrani e la costruzione di un nuovo organismo federale sovranazionale: «La creazione più grandiosa e più innovatrice sorta da secoli in Europa». La

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