- Più che l’escalation con Gaza – in fondo ce ne sono state diverse negli ultimi 15 anni – e forse ancora più che la pioggia di razzi sulla zona di Tel Aviv – la più fitta mai registrata dalla striscia, ripetutasi nuovamente ieri sera – a sconvolgere gli israeliani in questi giorni di guerra sono i disordini in corso nelle cittadine miste dentro ai confini internazionalmente riconosciuti del paese.
- Nei salotti televisivi dello stato ebraico si è cominciato ad agitare lo spettro di una “milhemet ezrahi”, una guerra civile.
- È scoppiata una sorta di battaglia casa per casa, in cui abitazioni ed esercizi ebraici sono stati presi di mira. Ben presto – come a Ramla – gli ebrei israeliani hanno risposto per le rime.
Più che l’escalation con Gaza – in fondo ce ne sono state diverse negli ultimi 15 anni – e forse ancora più che la pioggia di razzi sulla zona di Tel Aviv – la più fitta mai registrata dalla striscia, ripetutasi nuovamente ieri sera – a sconvolgere gli israeliani in questi giorni di guerra sono i disordini in corso nelle cittadine miste dentro ai confini internazionalmente riconosciuti del paese. Al punto che nei salotti televisivi dello stato ebraico si è cominciato ad agitare lo spettro di



