Sovranità o neutralità

La crisi finanziaria e le ingerenze straniere affondano il Libano

A protester shouts slogans in front of burning garbage containers used to block a main road during a protest against the increase in prices of consumer goods and the crash of the local currency, in Beirut, Lebanon, Tuesday, March 16, 2021. Scattered protests broke out on Tuesday in different parts of the country after the Lebanese pound hit a new record low against the dollar on the black market. (AP Photo/Hussein Malla)
A protester shouts slogans in front of burning garbage containers used to block a main road during a protest against the increase in prices of consumer goods and the crash of the local currency, in Beirut, Lebanon, Tuesday, March 16, 2021. Scattered protests broke out on Tuesday in different parts of the country after the Lebanese pound hit a new record low against the dollar on the black market. (AP Photo/Hussein Malla)

  • La lira libanese, il termometro della crisi, ha toccato il 16 marzo il minimo storico al "mercato nero", dove ha sfiorato quota 15mila lire per dollaro, proseguendo la sua caduta libera sulla scia di un crollo economico aggravato dall'inerzia del governo.
  • La svalutazione monetaria senza precedenti nella sua dimensione nella storia del piccolo paese mediterraneo ha scatenato una nuova ondata di proteste tra la popolazione.
  • La banca centrale del Libano, un tempo la roccaforte del paese dei cedri, sembra impotente. Oltre al collasso monetario, il paese sta vivendo un’esplosione di disoccupazione e impoverimento su larga scala.

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