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Il Libano domenica vota per un nuovo parlamento, che a sua volta sarà chiamato ad eleggere un nuovo presidente dopo la scadenza del mandato di Aoun a fine ottobre. Nelle strade di Beirut però c’è sfiducia verso il rinnovo istituzionale.
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Le parti politiche si sono confrontate sul destino del braccio armato del potente partito sciita Hezbollah, ma tutti sanno che Nasrallah non ha nessuna intenzione di smantellarlo a favore dell’esercito nazionale.
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Lo scorso mese i dati sull’impoverimento della popolazione hanno avuto un tragico riscontro quando una nave con oltre 60 migranti diretti in Italia è affondata al largo di Tripoli. E si teme un nuovo tracollo economico dopo le elezioni.
Il Libano va alle urne, ma al cambiamento non crede nessuno
14 maggio 2022 • 19:37