Nel 2016 l’Europa spinse in mani cinesi un’infrastruttura strategica. Ora Washington vuole ridurre l’influenza di Pechino al Pireo. Mentre l'India di Narendra Modi vuole esplorare investimenti in Grecia, per rafforzare la propria presenza in Europa
AI porto del Pireo le scritte sui muri, «Chinese go home», sembrano ormai un lontano ricordo del 2016, quando parecchi “camalli” greci fecero le barricate (senza successo) contro l’ingresso dei cinesi. Il paese, allora guidato da Tsipras, era stremato e Pechino offriva sostegno con acquisti di bond in cambio di investimenti nel Pireo. Oggi tutto sembra filare regolarmente nonostante la decisione del dipartimento della Difesa statunitense, presa qualche settimana fa, di inserire nella lista nera



