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L’inferno infinito del Congo dove la morte è la normalità

In un territorio costantemente in guerra, non sarà facile trovare i colpevoli della morte di Attanasio e Iacovacci. Mentre le istituzioni locali giocano allo scarica barile, i militari del Ros raggiungono il paese per le indagini

 

  • L’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci spinge nel modo peggiore l’Italia nell’inferno Congo. Il paese, è in realtà uno dei luoghi in cui meno ci si augura di nascere e vivere.
  • La condizione di instabilità sembra ormai una caratteristica insita del Congo fin dai tempi dall’indipendenza dal Belgio ottenuta il 30 giugno 1960. Da metà degli anni Novanta a oggi, conflitti e scontri armati si sono moltiplicati in tutto il paese, producendo una spaventosa cifra di morti: tra i 6 e i 10 milioni.
  • In questo contesto di guerra latente, la Repubblica democratica del Congo, condivide assieme a Somalia, Siria e Yemen, il triste primato di utilizzo di bambini soldato.

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