Uno sciopero nazionale di 24 ore ha bloccato il sistema ferroviario, aereo e dei trasporti pubblici tedeschi. Hanno preso parte alla protesta anche lavoratori portuali, delle vie navigabili e del trasporto merci. 
I sindacati chiedono un aumento dei salari di almeno il 10,5 per cento e 500 euro in più in busta paga, a causa dell’inflazione, aumentata in maniera esponenziale dall’inizio della guerra in Ucraina. Finora i datori di lavoro hanno offerto il 5 per cento in più per due anni, proposta rifiutata dai sindacati. 

Ulrich Silberbach, sindacalista della Federazione della funzione pubblica tedesca, ha detto di sperare che, nei futuri colloqui, i datori di lavoro aumenteranno l’offerta salariale. Se così non fosse, i sindacati potrebbero considerare uno sciopero a oltranza. 

La mobilitazione

Dalla mezzanotte di domenica 26 marzo, lavoratori aeroportuali, ferroviari, di autobus e metropolitane hanno preso parte a quello che i media tedeschi hanno definito un «mega sciopero».

Le proteste hanno comportato notevoli disagi: centinaia di voli sono stati cancellati (anche nei principali aeroporti di Monaco e Francoforte). Tratte ferroviarie pendolari e regionali sono state sospese. Con le autostrade ingorgate, diversi dipendenti hanno dovuto scegliere di lavorare da casa. 

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