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L’occidente è terrorizzato da una crisi migratoria che non ci sarà

Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Governi e politici anti immigrazione strumentalizzano la paura di un’imminente ondata di profughi dall’Afghanistan, ma i dati delle agenzie internazionali e le condizioni sul campo dicono che una crisi analoga a quella siriana è improbabile. E comunque l’Ue avrebbe gli strumenti legali per gestire l’emergenza

  • I governi europei costruiscono muri e i politici cavalcano la paura di un’ondata migratoria dall’Afghanistan, ma i dati sui flussi degli afghani non lasciano presagire partenze massicce verso occidente dal paese in mano ai Talebani.
  • I paesi che da sempre ospitano il maggior numero di rifugiati e di richiedenti asilo afghani e su cui si riverserà anche il prossimo esodo sono Pakistan e Iran, che ospitano rispettivamente 1,5 milioni e 780mila afghani.
  •  Se anche la crisi si materializzasse l’Ue avrebbe a disposizione uno strumento mai usato prima per farvi fronte: una direttiva che regola la protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati.

Da quando i talebani hanno conquistato Kabul, sull’Europa aleggia lo spettro di una nuova ondata di profughi. Governi nazionali e istituzioni europee discutono da settimane su come affrontare un eventuale afflusso incontrollato di persone che dall’Afghanistan dovrebbero riversarsi sul Vecchio continente, come già successo nel 2015 con l’acuirsi della guerra in Siria. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni unite (Unhcr), 550mila persone sono state costrette a lascia

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