A partire dagli aeroporti, il paese è un tripudio di bandiere europee. Ai gates, negli uffici pubblici, addirittura nei bed & breakfast. Sfondi blu e stelline gialle come nemmeno a Bruxelles. Viste alla luce di strade e bandiere, le imminenti elezioni amministrative saranno un test importante. Che però buona parte dell’opposizione boicotterà. Anche perché il governo guarda soprattutto verso la Russia
Chi è andato direttamente dai piccoli produttori e ha bevuto del vero vino georgiano, fermentato nelle qvevri – grandi giare di terracotta interrate e sapientemente gestite in cantine immacolate – difficilmente lo dimentica. È un’arte che risale al sesto millennio a.C. e a presidiarla ha degli autentici sacerdoti dell’enologia. Ma, prima di arrivare a tanto, la Georgia occorre attraversarla, scoprendo l’anima bipolare che la consuma da dentro. A partire dagli aeroporti, la Georgia è un tripudio



