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L’Opec+ aumenta di poco la produzione e delude le aspettative di Biden

Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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  • L’Opec+ ha deciso di venire incontro alle richieste degli Stati Uniti di incremento della produzione di greggio ma in modo simbolico, così da non scontentare la Russia, potente partner dell’organizzazione stessa. Una mossa che secondo gli analisti è da considerare un mezzo fallimento per il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
  • L'aumento di greggio deciso dagli emiri, equivalente allo 0,1 per cento della domanda globale, segue settimane di dibattiti secondo cui il viaggio di Biden in medio oriente e l'autorizzazione di Washington delle vendite di sistemi di difesa missilistica a Riad e negli Emirati Arabi Uniti avrebbero portato più greggio nel mercato mondiale. Ma così non è stato.
  • Il presidente turco Erdogan vorrebbe compiere un intervento militare in Siria «per ripulire» l’area dai terroristi separatisti curdi di Ypg. Un tema che finirà anche nell'agenda dell'incontro con il presidente russo previsto oggi a Sochi, un’occasione per Erdogan per ribadire le intenzioni bellicose della Turchia al leader russo, al momento restio, come pure gli iraniani, a dare ad Ankara il disco verde all’invasione.

È un brutto colpo per il presidente americano, Joe Biden. L'Opec+, l’organizzazione che raccoglie i maggiori paesi produttori di greggio tra cui l’Arabia Saudita e la Russia, ha deciso di aumentare la produzione di petrolio a settembre di soli 100mila barili al giorno, un quantitativo più contenuto dei 600mila barili al giorno in più che erano stati pompati a luglio e agosto in un mercato affamato di greggio, dove le quotazioni sono alle stelle e mettono in crisi le economie occidentali. L’Op

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