Secondo il Washington Post, lo scorso febbraio, in occasione dell’anniversario dello scoppio del conflitto, l’Ucraina aveva progettato un attacco in Russia. Il generale Kyrylo Oleksiyovych Budanov, capo della direzione dell’intelligence militare ucraina, aveva dato ordine ai suoi ufficiali di «prepararsi per compiere attacchi di massa il 24 febbraio» con tutto ciò che l’esercito aveva a disposizione.

L’operazione militare è stata però sospesa e posticipata, a causa dell’intervento degli Stati Uniti. Il 22 febbraio scorso la Cia ha diffuso un report riservato in cui si legge che l’intelligence militare ucraina «ha accettato, su richiesta di Washington, di rinviare gli attacchi» previsti. 

La Casa Bianca da tempo monitorava i piani ucraini e temeva che un attacco del genere avrebbe potuto provocare una reazione russa su larga scala. L’informazione è stata trovata dal Washington Post fra i documenti riservati, diffusi su Discord da Jack Teixeira.

Mikhail Podolyak, consulente del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha commentato su Twitter l’articolo del Washington Post, accusando i giornalisti americani di essere dei «cospiratori» e di danneggiare in tal modo la strategia ucraina, dando un’immagine falsata del paese. Secondo Podolyak, dalla notizia del Washington Post l’Ucraina sembra un paese «irragionevole, infantile e impulsivo» oltreché pericoloso perché armato. 

La controffensiva Ucraina sarà «epocale»

Lunedì il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov ha preannunciato una controffensiva ucraina, parlando di una «battaglia epocale nella storia moderna dell’Ucraina» in cui Kiev riuscirà a recuperare delle aeree significative nel conflitto.

Prevedendo il rischio di una controffensiva a Bakhmut, l’armata Wagner ha dichiarato di voler ridurre al minimo l’esercito ucraino e che, pertanto, non farà più prigionieri, ma ucciderà tutti i soldati sul campo. 

Peskov conferma coinvolgimento del figlio nella guerra

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ammesso lunedì che suo figlio maggiore ha partecipato alle operazioni militari in Ucraina. Peskov non ha fornito ulteriori dettagli e, prendendo le distanze, ha aggiunto che la questione non riguarda il suo ruolo. 
A parlare per primo del coinvolgimento di Nikolay Peskov nel conflitto ucraino era stato il capo della compagnia Wagner, Yevgeny Prigozhin, che lo scorso sabato aveva rivelato che il figlio di Peskov faceva parte della stessa organizzazione. 

Lavrov al Consiglio di sicurezza Onu 

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, si è recato negli Stati Uniti, dove oggi presiede il Consiglio di sicurezza Onu, dove si discuterà dei principi della Carta fondante dell’Onu. La situazione è tesa.
Alla vigilia della sua partenza, la scorsa domenica, nella periferia di Mosca è stato ritrovato un drone carico di esplosivo. Dall’analisi del ritrovamento, si tratterebbe di un UJ-22 Airborn ucraino, precipitato a terra dopo aver esaurito il carburante. 

Aggiornamenti dal fronte ucraino 

Sessanta membri della Legione georgiana sono morti nell’attacco russo di lunedì mattina a sud-est di Bakhmut, nel Donbass; altri venti sono rimasti feriti.

La Legione georgiana è un’unità militare di volontari georgiani, parte delle Forze armate ucraine. 

La Russia respinge droni ucraini 

La flotta russa ha respinto lunedì l’attacco di droni marittimi ucraini contro il porto di Sebastopoli, in Crimea. Il governatore locale Mikhail Razvozhaev ha scritto su Telegram che è stato distrutto un drone di superficie, mentre un secondo sarebbe esploso da solo e che la città «è tranquilla, ma tutte le forze e i servizi rimangono in allerta». 

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