Una sentenza della Corte di giustizia Ue dichiara invalida la riforma dell’università voluta da Orbán nel 2017 e che portò all’espulsione della Central european university di Soros dall’Ungheria. Ma intanto il premier ungherese ha rafforzato il controllo sull’accademia, e a Soros preferisce la Cina
- La Corte di giustizia Ue boccia la riforma dell’università ungherese del 2017. Orbán da giovane beneficiò dei finanziamenti del miliardario George Soros ma negli ultimi anni lo ha scelto come bersaglio, e la legge portò alla cacciata della sua Central european university.
- «Viola la libertà di impresa e accademica», dice la Corte. Intanto in Ungheria, nonostante qualche protesta, la libertà accademica viene limitata sempre più.
- Le università diventano fondazioni controllate dal governo. E sul piano geopolitico, cacciato Soros, Budapest stringe partnership con le università cinesi.
«Siamo stati cacciati dall’Ungheria». Con queste parole la Central european university, finanziata dal miliardario americano di origini ungheresi George Soros, nel 2018 ha traslocato da Budapest a Vienna. Era in Ungheria dal 1991. La riforma del sistema universitario voluta dal premier ungherese, Viktor Orbán, nel 2017 aveva di fatto espulso l’accademia di Soros, stabilendo che gli atenei stranieri operanti sul suolo ungherese dovessero aprire un campus anche nel paese di origine. Ceu, che r



