La violenza delle forze di sicurezza ricorda i tempi dei moti rivoluzionari del 2011. Oggi le rivendicazioni sono sociali e ci sono differenze con quelle di allora ma il movimento è nato e cresce con modalità simili
È presto per capire se le proteste giovanili in corso in Marocco assumeranno le sembianze di una rivoluzione. Ma la violenza della polizia, sfociata in oltre 400 arresti e nell’uccisione di due manifestanti, ricorda i moti scoppiati a cavallo tra il 2010 e il 2011, che hanno inaugurato un nuovo corso nella storia dei paesi del Nord Africa. E non solo. In Tunisia il presidente Ben Ali era stato cacciato dall’ondata di proteste in seguito alla morte di Mohamed Bouazizi, venditore ambulante che si



