SPINTA A VOX E SPONDA PER L’EST

Meloni mostra la via alle destre estreme: la finta normalizzazione

The president of Vox, Santiago Abascal (right), and the prime minister of Poland, Mateusz Morawiecki (left), make a speech to the media during the summit held this weekend, January 29, 2022, in Madrid (Spain). The aim of this meeting is to continue with the work started during the Warsaw Summit, last December, to defend Europe from external and internal threats, promoting an alternative to confront the globalist drift that threatens the European Union by attacking the sovereignty of nations. Santiago Abascal has already traveled several times to Poland and Hungary to analyze the situation with his partners in both parties. 29 JANUARY 2022;POLITICS;SANTIAGO ABASCAL;VOX;MATEUSZ MORAWIECKI;POLAND Fernando Sánchez / Europa Press 01/29/2022 (Europa Press via AP)
The president of Vox, Santiago Abascal (right), and the prime minister of Poland, Mateusz Morawiecki (left), make a speech to the media during the summit held this weekend, January 29, 2022, in Madrid (Spain). The aim of this meeting is to continue with the work started during the Warsaw Summit, last December, to defend Europe from external and internal threats, promoting an alternative to confront the globalist drift that threatens the European Union by attacking the sovereignty of nations. Santiago Abascal has already traveled several times to Poland and Hungary to analyze the situation with his partners in both parties. 29 JANUARY 2022;POLITICS;SANTIAGO ABASCAL;VOX;MATEUSZ MORAWIECKI;POLAND Fernando Sánchez / Europa Press 01/29/2022 (Europa Press via AP)
  • A guardarla da fuori, la vittoria di Giorgia Meloni è una grande festa per tutte le destre estreme d’Europa e del mondo. Ma dietro quel «bravo!» di Viktor Orbán, gli entusiasmi di Le Pen zia e nipote, le congratulazioni di destre spagnole e polacche, i complimenti dei repubblicani americani, ci sono altre chiavi di lettura. Ogni sovranismo capitalizza la vittoria italiana a modo suo: sono proprio questi movimenti interni a indicarci dove va il vento meloniano.
  • Anzitutto ci sono i sodali di Fratelli d’Italia che stanno per affrontare un appuntamento elettorale. Per loro ciò che conta è l’effetto di trascinamento delle elezioni italiane. Poi ci sono le spinte disgregatrici e gli attacchi all’Europa politica. Inoltre ci sono gli scontri interni alla destra stessa, come si vede dalla competizione tra Le Pen zia e la nipote Maréchal.
  • E se c’è un’altra spinta che Meloni sta dando all’estrema destra è quella di dimostrare che la normalizzazione di facciata funziona. Infatti Maréchal insiste: Meloni? «Non chiamatela destra estrema». 

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