Mondo

Migranti sulla rotta della morte. A un anno dalla tragedia di Cutro si parte ancora dalla costa turca

Due settimane in balia del mare per raggiungere la Calabria. Le offerte “all inclusive” dei trafficanti che competono con la rotta balcanica. C’è fermento dopo l’incontro tra Meloni e Erdogan: gli scafisti temono una stretta delle autorità

Dodici giorni, quindici se il mare è molto agitato. Questo è il tempo che ci vuole per raggiungere le coste italiane da Smirne, in Turchia. È la rotta più lunga nel mediterraneo e una delle più insidiose, proprio perché in due settimane i rischi si moltiplicano. Si può morire di fame, di sete, per ustioni da combustibile, per soffocamento o per annegamento. Proprio come accaduto ai migranti sul barcone che lo scorso anno si è sfasciato davanti alle coste di Cutro. «Piuttosto che risalire tutti i

Per continuare a leggere questo articolo