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Mitt Romney è la coscienza repubblicana che sopravvive a Trump

2020 CQ-Roll Call, Inc.
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Il senatore dello Utah ha votato a favore dei due impeachment per Trump, lotta contro il potezionismo, contesta il ritiro dall’Afghanistan e il ridimensionamento del ruolo dell’America nel mondo e a caro prezzo tiene vivi gli ideali repubblicani spazzati via dall’ex presidente

  • A lungo Mitt Romney è stato in linea con il Partito repubblicano, tanto da diventarne il candidato alle presidenziali del 2012. Gradualmente, però, è stata la base ad allontanarsi da quelle posizioni.
  • Contestando il ritiro dall’Afghanistan, Romney ha fatto valere tutta la sua coerenza. Ora può assumere quel ruolo di coscienza della nazione che John McCain aveva prima di lui.
  • Oggi può vantare di essere l’unico senatore che per due volte ha votato per disarcionare Trump e non ha mai abdicato al ruolo degli Stati Uniti come difensori dell’ordine mondiale liberal-democratico.

Ci sono esponenti politici le cui convinzioni personali trascendono le epoche. Prendete Ron Paul. Deputato del Texas per decenni per il Partito repubblicano e raramente in linea con la politica nazionale del suo partito, ha propugnato sempre un isolazionismo post Guerra fredda da abbinare a una demolizione del welfare state, insieme alla chiusura dei confini e a restrizioni rigide sull’aborto. Sopra ogni cosa ha messo la promozione di un neoliberismo commerciale non temperato. Fino all’alba d

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