dopo la vittoria di Maia sandu

Così Putin può ostacolare il percorso della Moldova verso l’Unione europea

Nella foto Maia Sandu (LaPresse)
Nella foto Maia Sandu (LaPresse)
  • Il partito della presidente Maia Sandu ha trionfato, ottenendo 63 seggi su 101, alle elezioni che si sono svolte in Moldova lo scorso 11 luglio.
  • La prima donna presidente nell’est europeo, ha compiuto studi economici ad Harvard, ha lavorato alla Banca mondiale a Chisinau e Washington con una precedente esperienza al governo come ministra della Pubblica istruzione e capo del governo.
  • Il vero tallone d’Achille della presidente è costituito dalla Transnistria, uno stato indipendente non riconosciuto dai paesi dell’Onu perché considerato de iure parte della Moldova, ma governato da un’amministrazione autonoma e abitata da oltre il 60 per cento da russi e ucraini.

Quando nel novembre del 2020 Maia Sandu è stata eletta presidente della Moldova, sconfiggendo il socialista filorusso Igor Dodon, è parso subito evidente che la sua posizione politica da “anatra zoppa” non le avrebbe consentito di portare avanti le riforme tanto auspicate per il paese. Per la Sandu era necessario contare anche su una maggioranza parlamentare. Per raggiungere questo scopo la presidente moldova ha potuto avvalersi della decisione della Corte costituzionale di annullare lo stato d

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