- Il morale è un fattore importante e allo stesso tempo sottovalutato in ogni contesto bellico. La guerra in Ucraina non fa eccezione.
- I giovani coscritti russi sono stati mandati in Bielorussia con la scusa di un’esercitazione e poi spediti al fronte nottetempo, solamente gli ufficiali sono stati informati poche ore prima.
- Le ampie manifestazioni nelle poche cittadine davvero occupate, come Kherson, hanno squarciato il velo della propaganda e il dubbio ha iniziato a serpeggiare tra i giovani soldati sui reali obiettivi della campagna.
Il morale è un fattore importante e allo stesso tempo sottovalutato in ogni contesto bellico. La guerra in Ucraina non fa eccezione. Il portavoce del Pentagono John Kirby ha affermato che a un mese dall’invasione i soldati russi hanno il morale a pezzi. Il funzionario statunitense ha citato casi di assideramento, di resa o di unità che si danno al saccheggio. Certamente non sono i sintomi di un esercito trionfante e determinato alla vittoria. In uno studio del 2020, l’accademico norvegese J



