Lo ha definito un atto «doloroso ma necessario», dopo sei settimane di combattimenti con Azerbaigian e Russia
Fin dalla sua nascita Domani ha cercato di riempire un vuoto: in Italia il dibattito pubblico è dominato da quarant’anni dalle stesse facce e dalle stesse opinioni. Per questo abbiamo cercato di trovare e dare risalto a prospettive, voci e idee più giovani e fresche. Soprattutto nelle pagine della cultura abbiamo dato fiducia a scrittori e scrittrici, artisti di ogni genere, per esporvi ed esporci a punti di vista spiazzanti, originali, per farci magari divertire, talvolta arrabbiare, sempre pensare. Se pensi che questo lavoro sia importante, aiutaci a farlo crescere con un abbonamento annuale. Così sarai parte della comunità di Domani.
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha detto di aver firmato un "doloroso" accordo con i presidenti di Azerbaigian e Russia per porre fine alla guerra in Nagorno-Karabakh. La sua dichiarazione è arrivata poche ore dopo la conferma che la città chiave di Shusha (conosciuta come Shushi in Armenia) era stata presa dalle forze azere.
In un post su Facebook, Pashinyan ha detto che l'accordo entrerà in vigore dalle 1.00 di martedì, ponendo fine a sei settimane di feroci combattimenti che hanno causato la morte di centinaia di persone. Descrivendo la mossa come «indicibilmente dolorosa per me personalmente e per il nostro popolo», Pashinyan ha detto di aver preso la decisione come risultato di «un’analisi approfondita della situazione militare» che ha visto la forza azera avanzare, spiegando che l'accordo è «la migliore soluzione possibile alla situazione attuale». Non c'è stata alcuna reazione ufficiale immediata dall'Azerbaigian.
La notizia, secondo agenzie di stampa russe, è stata confermata da un portavoce del Cremlino.
© Riproduzione riservata