NATO

La Nato anti cinese desiderata dagli Usa e finanziata da tutti

  • Negli anni della presidenza Obama, gli Stati Uniti hanno reimpostato la loro grande strategia intorno al pilastro del Pivot to Asia, con il sostegno delle altre potenze anglosassoni.

  • Con l’amministrazione Trump, si è cominciato a parlare esplicitamente della “minaccia cinese” e Washington ha ottenuto che, nella dichiarazione finale del summit di Londra 2019, la Nato assumesse per la prima volta una posizione in merito.

  • L’atteggiamento della Casa Bianca non è cambiato con l’insediamento di Joe Biden. Al summit di Bruxelles 2021, infatti, gli Stati Uniti hanno ottenuto dagli alleati un ulteriore passo in avanti rispetto al 2019.

«Dissuadere l’aggressione, restando pronti a prevalere sul nemico in caso di guerra, attribuendo priorità alla sfida della Repubblica popolare cinese nell’Indo-Pacifico, quindi alla sfida della Russia in Europa». È quanto riporta la scheda informativa del Pentagono sulla versione classificata della nuova National defense strategy fornita al Congresso lo scorso 28 marzo, in cui, senza mezzi termini, si sottolinea che Pechino è per Washington «il competitor strategico più rilevante». Mosca, invec

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