Il piano per la vendetta social

Il metaverso alternativo di Trump è già dilaniato da una guerra interna

Photo by: ST/Dennis Van Tine/STAR MAX/IPx 2021 7/8/21 Trump sues Facebook's Mark Zuckerberg, Twitter's Jack Dorsey and Google's Sundar Pichai. STAR MAX Photo: 7/8/21 Google, Twitter and Facebook logos photographed off multiple Apple devices.
Photo by: ST/Dennis Van Tine/STAR MAX/IPx 2021 7/8/21 Trump sues Facebook's Mark Zuckerberg, Twitter's Jack Dorsey and Google's Sundar Pichai. STAR MAX Photo: 7/8/21 Google, Twitter and Facebook logos photographed off multiple Apple devices.
  • L’ex deputato Devin Nunes è l’amministratore delegato del Trump Media & Technology Group, l’azienda tech di Donald Trump fondata lo scorso febbraio per combattere direttamente Big Tech, colpevole di averlo escluso.
  • La piattaforma si dovrebbe chiamare Truth Social, non avrà moderazione e sarà lanciata il prossimo anno.
  • Nel frattempo l’ex consigliere trumpiano Jason Miller ha creato il social Gettr e sta diffondendo il verso anche all’estero: ha incontrato anche il gruppo europeo Identità e Democrazia, dove siede la Lega. Il cruccio di Miller è che Trump non ha ancora creato un suo account.

La diminuita visibilità di Donald Trump non ha cambiato uno dei concetti chiave non solo della sua presidenza, ma anche della sua esistenza: al centro del suo mondo, c’è lui. E non ci può essere nessun altro. Si ricorda la durata lampo dell’appariscente Anthony Scaramucci: soltanto dieci giorni nella sua veste di direttore della comunicazione della Casa Bianca. Lo stesso è accaduto con Steve Bannon, che si è fatto conoscere per le sue sparate millenaristiche sulla distruzione dello «stato amm

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