Regge ancora la tregua tra Teheran e Israele. Gli Usa valutano incentivi a Teheran per lo sviluppo del programma di nucleare civile. Ma il presidente americano: «Non credo che tenteranno di riavviare il programma nucleare a breve»
Nella notte tra lunedì e martedì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un cessate il fuoco tra Israele e Iran a partire dalle 6 del mattino ora italiana. Per Khamenei, guida suprema iraniana, è stato comunque «dato un duro schiaffo all’America e Israele è quasi crollato sotto i colpi», sebbene la conferma sui «gravi danni ai siti atomici». Intanto il tycoon non è d’accordo, e replica: «Cerca di salvare la faccia».
Per Benjamin Netanyahu si tratta invece di una «grande vittoria su Teheran che apre all'opportunità di espandere gli accordi di pace». Secondo la Cnn, l’amministrazione Trump starebbe valutando di dare incentivi multimiliardari a Teheran per sviluppare il suo programma nucleare ma esclusivamente civile.
Il tycoon ha tenuto una conferenza stampa dopo la vittoria schiacciante della Corte Suprema sulle ingiunzioni a livello nazionale, affermando che la limitazione dei poteri dei giudici da parte della Corte Suprema è una «vittoria monumentale».
PUNTI CHIAVE
13:42
Cnn: Trump valuta di dare aiuti all'Iran per il nucleare civile
10:08
Israele, il procuratore dice no al rinvio del processo Netanyahu
Trump minaccia Teheran e chiede aiuto a Putin sull’Ucraina
Il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che ordinerebbe «assolutamente» un nuovo bombardamento se l’Iran riprendesse l’arricchimento dell’uranio. Ha poi affermato che gli iraniani ora «sono esausti» e «pensano solo a ricostruire il Paese». In conferenza stampa, Trump ha detto di aver parlato con Vladimir Putin chiedendogli aiuto per risolvere la guerra in Ucraina: «Mi ha detto che gli piacerebbe aiutarmi con l’Iran, io gli ho risposto: “Fammi un favore, pensa tu all’Ucraina”». Poi, rivolgendosi all’ayatollah Khamenei, ha aggiunto: «Sei un uomo di fede, devi dire la verità: sei stato battuto».
Katz ordina all’esercito un piano di “coercizione” contro l’Iran
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di aver incaricato le forze armate di preparare un “piano di coercizione” nei confronti dell’Iran. Il piano, ha spiegato Katz, dovrà garantire la superiorità aerea israeliana, impedire l’avanzamento del programma nucleare e la produzione di missili iraniani, e rispondere al sostegno che Teheran continua a offrire ai gruppi terroristici che agiscono contro Israele.
Netanyahu chiede un nuovo rinvio del processo
Il primo ministro israeliano ha presentato una nuova richiesta per sospendere le udienze del suo processo per corruzione, previste nelle prossime due settimane. Il legale Amit Hadad ha motivato l’istanza con la necessità che Netanyahu si dedichi «completamente» alle questioni politiche e di sicurezza, dopo il conflitto con l’Iran. Una richiesta simile era già stata respinta questa mattina dal tribunale distrettuale di Gerusalemme, che aveva rigettato l’esonero del premier dalla testimonianza. Secondo i media israeliani, la difesa ha ora allegato l’agenda del primo ministro per dimostrare che il suo coinvolgimento nei negoziati e nella gestione della crisi è «di interesse nazionale»
La Germania chiede all’Iran di tornare al tavolo dei negoziati
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha invitato Teheran a riprendere il dialogo dopo la guerra con Israele. «L’Iran non deve aggravare il conflitto sul nucleare», ha detto in conferenza stampa con il collega austriaco Stocker, che ha definito il cessate il fuoco un «primo passo» da accompagnare con la diplomazia.
Sud Libano, una donna uccisa e 20 feriti nei raid israeliani
Il Ministero della Salute libanese riferisce che una donna è morta e 20 persone sono rimaste ferite nei bombardamenti israeliani di stamattina su Nabatieh, nel sud del Libano. Un condominio residenziale è stato colpito, causando 13 feriti. Altri sette sono rimasti feriti nei raid alla periferia della città.
Cnn: Trump valuta di dare aiuti all'Iran per il nucleare civile
Secondo quanto riporta in esclusiva la Cnn, l'amministrazione di Donald Trump starebbe discutendo, in maniera segreta, con l'Iran per fornire a Teheran aiuti in modo che sviluppi il suo programma di nucleare civile. Senza quindi la possibilità di accedere alle armi nucleari. Sul piatto ci sarebbero circa 30 miliardi di dollari, dall'allentamento di sanzioni e dallo svincolo di fondi congelati. Statunitensi e iraniani avrebbero parlato dietro le quinte, anche a cavallo degli attacchi sui siti nucleari di Teheran. Discussioni proseguite in questi giorni, dopo la tregua con Israele.
Israele colpisce un sito di Hezbollah nel sud del Libano
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito un “centro di comando e difesa” di Hezbollah nell’area del Castello di Beaufort, nel sud del Libano. Il sito, secondo l’IDF, faceva parte di una struttura sotterranea già presa di mira in passato e che il gruppo sciita avrebbe tentato di ripristinare. L’attacco è stato confermato anche da fonti libanesi.
Iran, arrestati due presunte spie durante la guerra con Israele
Le autorità della provincia di Hormozgan hanno arrestato due persone accusate di spionaggio per conto di entità straniere durante la guerra di 12 giorni con Israele. Secondo l’ISNA, i sospettati avrebbero trasmesso informazioni su obiettivi sensibili. Sequestrati telefoni satellitari, GPS e apparecchi per telecomunicazioni.
Israele, il procuratore dice no al rinvio del processo Netanyahu
L’ufficio del procuratore generale ha respinto la richiesta di Benjamin Netanyahu di rinviare la sua testimonianza nel processo per corruzione, affermando che le motivazioni addotte, legate a “ragioni di sicurezza”, non giustificano la cancellazione delle udienze. Il procedimento riprenderà lunedì. Intanto Trump ha chiesto pubblicamente l’archiviazione o la grazia.
Iran, gli sforzi diplomatici per i negoziati
L'amministrazione Trump ha discusso della possibilità di aiutare l'Iran ad accedere ad una somma pari a 30 miliardi di dollari per dotarsi di un programma nucleare ad uso civile, di un allentamento delle sanzioni e dello sblocco di miliardi di dollari in fondi iraniani, nel quadro di uno sforzo intensivo per riportare Teheran al tavolo negoziale.
A scriverne è la Cnn, che cita quattro fonti a conoscenza della questione e spiega come "esponenti chiave" di Stati Uniti e Medio Oriente abbiano trattato con gli iraniani dietro le quinte anche nel pieno degli attacchi militari in Iran e Israele nelle ultime due settimane. Tali discussioni sono proseguite questa settimana dopo la conclusione di un accordo di cessate il fuoco, hanno aggiunto.
Funzionari dell'amministrazione Trump citati dalla Cnn sottolineano che sono state avanzate diverse proposte. Proposte preliminari e in evoluzione, contenenti un elemento costante e non negoziabile: zero arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran. Una bozza preliminare di proposta, descritta alla CNN da due fonti, include diversi incentivi per l'Iran
Petrolio in rialzo, ma è la peggior settimana da marzo 2023
I prezzi del petrolio sono in rialzo sui mercati asiatici, ma restano sulla buona strada per la peggiore settimana da marzo 2023 dopo il cessate il fuoco tra Israele e Iran. I future sul Wti salgono dello 0,56% a 65,60 dollari al barile, quelli sul Brent avanzano dello 0,51% a 68,07 dollari.
I prezzi hanno oscillato questa settimana, con un'impennata lunediì dopo il bombardamento statunitense dei siti nucleari iraniani, per poi rallentare dopo l'annuncio del cessate il fuoco da parte del presidente Trump, attenuando i timori di interruzioni degli approvvigionamenti nella regione. Da allora, Trump ha inviato segnali contrastanti sulla sua campagna di pressione sulle entrate petrolifere iraniane, ammettendo che le sanzioni Usa hanno fatto poco per fermare gli acquisti della Cina. Nel frattempo, la crescente domanda di carburante durante la stagione estiva degli Stati Uniti sta sostenendo i prezzi, con le scorte di greggio che hanno raggiunto il minimo stagionale degli ultimi 11 anni. Un dollaro debole ha anche contribuito ad attutire le perdite rendendo meno costosa la materia prima denominata in dollari.
Gli investitori hanno ora spostato l'attenzione sui progressi nei colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, nonché sulla riunione dell'Opec del 6 luglio.
Iran, colloquio tra Rubio e il premier pakistano: "Promuovere l pace"
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio e il Primo Ministro pakistano Shehbaz Sharif hanno discusso nel corso di un colloquio telefonico di come promuovere "una pace duratura tra Israele e Iran". A darne notizia è stato il Dipartimento di Stato americano, in una nota. La scorsa settimana il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato alla Casa Bianca il capo dell'esercito pakistano, Asim Munir, per discutere della situazione in Iran, ricorda il Times of Israel.
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