Il premier israeliano dopo l’incontro alla Casa Bianca rilancia «l’opzione militare» per impedire che la repubblica degli ayatollah arrivi ad avere “la bomba”. In realtà il presidente americano predilige una soluzione negoziata: un conflitto a lungo termine in Medio Oriente non è nell’immediato interesse degli Usa. Per questo ha incaricato Steve Witkoff a confrontarsi «direttamente» con il ministro degli esteri iraniano in Oman
Il viaggio di Benjamin Netanyahu nell’America di Donald Trump non aveva come oggetto solo i dazi ma altre questioni che stavano a cuore al premier israeliano, indomito fautore, come l’attuale inquilino della Casa Bianca, dello smantellamento dell’attuale ordine internazionale, peraltro già scardinato dalla politica del fatto compiuto del suo governo. Gaza e, soprattutto l’Iran, erano gli altri argomenti della sua scaletta. Sulla Striscia gli obiettivi di Stati Uniti e Israele sono strategicament



