Viaggio nel cuore nero dell’Europa

L’odissea disperata dei migranti. Prigionieri sull’isola di Lesbo

FOTO DI MARTELLONI/INTERSOS
FOTO DI MARTELLONI/INTERSOS
  • «Avrei preferito morire nel mio paese, sotto le bombe, invece che morire tutti i giorni, pezzo dopo pezzo, in questo campo di gente ammassata», dicono le donne imprigionate nel campo umanitario, allestito nell’isola greca di Lesbo.
  • «Cosa dici ogni giorno ai tuoi figli?», chiede un’operatrice a una donna, Manal che scoppia in lacrime alla domanda. Piange e contiene una voce tremante: «Non riesco più a mentire, questo non è un posto per loro».
  • Entro la fine dell'anno il governo greco prevede la costruzione di un nuovo campo finanziato con 76 milioni di euro dell'Unione europea.

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