L’Oms conferma: il Covid-19 non è stato creato in laboratorio. A dirlo è l’agenzia di stampa Associated Press che ha avuto modo di visionare una bozza dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo il quale è «estremamente improbabile» che il virus sia stato creato in un laboratorio, smentendo così le voci diffuse nell’ultimo anno.

Lo scenario più realistico, secondo i funzionari autori del rapporto, è che il virus si sia trasmesso originariamente da un pipistrello verso un’altra specie animale per poi arrivare all’uomo. Tuttavia, il documento afferma che «la distanza evolutiva tra il pipistrello e il virus del Sars-CoV-2 è stimata in diversi decenni, suggerendo un collegamento mancante». Infatti, virus simili sono stati trovati in altre specie animali come i visoni.

La visita a Wuhan

Lo scorso 30 gennaio una delegazione dell’Oms si è recata in Cina per indagare sull’origine del Covid-19. Sono state effettuate visite agli ospedali dove sono stati ricoverati i primi pazienti affetti dal Covid-19 e condotte varie ispezioni al mercato ittico di Wuhan. Il team ha anche incontrato alcuni funzionari e medici cinesi per capire come siano state gestite le prime settimane della pandemia, sperando di risalire all’orgine della diffusione del Covid-19.

«Al momento non è possibile trarre alcuna conclusione definitiva sul ruolo del mercato di Huanan nell'origine dell’epidemia o su come l'infezione sia stata introdotta nel mercato», si legge nel rapporto che l’Oms renderà pubblico nei prossimi giorni. Il mercato è stato sospettato fin dall’inizio perché al suo internovenivano venduti vari animali sia vivi che morti, alcuni dei quali in condizioni igieniche precarie.

«Ci sono alcune prove di una possibile reintroduzione del Sars-CoV-2 attraverso la gestione di prodotti congelati contaminati importati in Cina dall’ondata pandemica iniziale, questo sarebbe pinsolito nel 2019 dove il virus non era ampiamente in circolazione», cita lo studio.

Il laboratorio

Secondo l’Oms ci sono diverse ragioni per respingere la possibilità che il virus sia scappato da un laboratorio di Wuhan, una teoria sostenuta dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e diffusa come fake news anche in Italia.

La prima motivazione, a quanto scrivono gli esperti, è che tali incidenti di laboratorio sono rari e le strutture di Wuhan che lavorano sui coronavirus e sui vaccini sono ben gestiti. Inoltre, non ci sono registrazioni di virus strettamente legati al Sars-CoV-2 in nessun laboratorio prima del dicembre 2019, questo significa che il rischio di far crescere accidentalmente il virus è estremamente basso.

Il team che ha lavorato al documento ha chiesto nuove indagini in varie aree perché ci sono ancora vari punti da chiarire, ma queste non si concentreranno sull’ipotesi che il virus sia stato creato in laboratorio.

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