- La diffusione di pratiche illiberali mette la democrazia sotto stress anche in quei contesti che ne sembravano immuni fino a poco tempo fa. Lo abbiamo visto con l’assalto di Capitol Hill, ma lo stiamo vedendo anche sul suolo europeo
- In prima fila ritroviamo la Polonia e l’Ungheria, fino a poco tempo fa paesi celebrati come modello di successo del processo di democratizzazione. Non si tratta tuttavia di un fenomeno recente, o non completamente.
- Come per Orbán, è proprio l’apertura alla tolleranza e al compromesso – tipica delle democrazie liberali – a essere considerata portatrice di distruzione delle comunità tradizionali, in nome di posizioni di rottura e contrapposizione con solide logiche tradizionali.
Negli ultimi anni studiosi, giornalisti e vari esperti hanno ripetutamente segnalato un declino della salute della democrazia nel mondo. A livello globale, sempre più paesi sono collocabili in un’estesa zona grigia che galleggia fra la democrazia (con vari gradi e aggettivi) e forme di autoritarismo. La diffusione di pratiche illiberali mette la democrazia sotto stress anche in quei contesti che ne sembravano immuni fino a poco tempo fa. Lo abbiamo visto con l’assalto di Capitol Hill, ma lo s



