«Domani partirò per il viaggio di tre giorni in Kazakistan dove prenderò parte al congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali. Sarà un’occasione per incontrare tanti rappresentati religiosi e dialogare da fratelli animati dal comune desiderio di pace, quella pace di cui il nostro mondo è assetato». Lo ha detto papa Francesco al termine dell'Angelus da piazza San Pietro.

Il congresso in Kazakistan si svolgerà dal 13 al 15 settembre. In quei giorni è previsto un incontro con il grande imam di Al Azhar, Al Tayyeb. Non ci sarà invece il patriarca russo ortodosso Kirill.

Il papa ribadirà l’idea di fraternità che ha messo alla base del suo impegno diplomatico. Nei giorni scorsi era stato escluso questo viaggio e un’eventuale trasferta sia a Kiev sia a Mosca per motivi di salute.

L’Ucraina

Dopo la visita in Canada di quest’estate infatti al pontefice era stato vietato dal medico di viaggiare anche per la condizione del suo ginocchio. «La visita è nell'aria», aveva detto comunque il pontefice in un'intervista a Tvi/Cnn Portogallo di cui sono stati diffusi degli stralci nelle scorse settimane. L’intervento era stato registrato l'11 agosto. Per quanto riguarda l’Ucraina, papa Francesco, che ieri ha pregato per il paese, ha fatto sapere che il suo elemosiniere è lì: «In questi giorni il cardinale Krajewski, prefetto del Dicastero per il servizio della Carità è in Ucraina per visitare varie comunità e testimoniare concretamente la vicinanza del papa e della Chiesa».

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