In questi giorni la notizia dell’arresto a Hong Kong dell’attivista del movimento pro-democrazia Joshua Wong è rimbalzata su tutti i media occidentali. Ma il movimento è costituito da migliaia di attivisti che sono sempre più minacciati dalla repressione cinese. Nel silenzio della comunità internazionale
- Giovedì scorso le autorità cinesi hanno arrestato l’attivista del movimento pro-democrazia Joshua Wong, suscitando il clamore della stampa occidentale.
- A differenza di quello che spesso raccontano i media occidentali, Wong non è considerato da tutti i membri del movimento di protesta come il loro portavoce.
- L’organizzazione giovanile che combatte per la libertà di Hong Kong è infatti formata da tantissimi attivisti, per lo più sconosciuti, che sono sempre più a rischio a causa di leggi imposte dalla Cina che limitano la libertà di espressione.
L’arresto di Joshua Wong di giovedì scorso ha avuto grande risonanza nel mondo occidentale. L’attivista 23enne di Hong Kong è infatti considerato il portavoce del movimento pro-democrazia che da luglio 2019 sfida l’influenza cinese sulla città. Eppure, parlando con chi è parte di questo movimento, si ha l’impressione che quello di Wong sia solo un arresto come tanti, destinato a impressionare più gli occidentali che gli attivisti locali. Ciò che sembra preoccupare molto di più è che, mentre Won



