Gli elettori delle fasce d’età più basse sono immuni all’influenza politica di sindacati o religione. E la necessità di un’identificazione completa con chi si sceglie al seggio svanisce, lasciando il posto alla fascinazione per nuove alternative o per chi si presenta come diverso dall’establishment
«Assistiamo a un processo di normalizzazione dell’estrema destra da parte dei più giovani che li porta a considerare queste forze politiche come opzioni percorribili». Commenta così Reto Mitteregger, politologo dell’Università Humboldt di Berlino, quella che, dati alla mano, sembrerebbe essere una tendenza di voto, e di intenzione di voto, diffusa tra i millennial e, soprattutto, la Generazione Z. In Germania, in Europa. Questo, però, non significa che chi ha tra i 18 e i 44 anni sia diventato p


