- La proposta di Netanyahu interviene sulla nomina dei giudici, affidata a commissioni formate in maggioranza schiacciante da membri del governo, e sulla giustizia costituzionale, con la previsione per il Parlamento di superare una decisione di incostituzionalità.
- Tra gli scenari che si possono immaginare c’è un conflitto istituzionale ad alta tensione e l’intensificarsi del conflitto con i palestinesi, che già si sentono minacciati dall’idea di un governo senza l’argine della Corte suprema.
- «Se il sangue fosse indelebile, Gerusalemme sarebbe rossa». Solo un compromesso politico, per frenare l’avvicinamento di Israele all’area delle democrazie illiberali, può evitarci l’ennesimo colpo di rosso.
Perché la riforma della giustizia di Netanyahu è un problema serio
21 marzo 2023 • 10:00Aggiornato, 22 marzo 2023 • 15:27