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Perché la riforma della giustizia di Netanyahu è un problema serio

  • La proposta di Netanyahu interviene sulla nomina dei giudici, affidata a commissioni formate in maggioranza schiacciante da membri del governo, e sulla giustizia costituzionale, con la previsione per il Parlamento di superare una decisione di incostituzionalità.
  • Tra gli scenari che si possono immaginare c’è un conflitto istituzionale ad alta tensione e l’intensificarsi del conflitto con i palestinesi, che già si sentono minacciati dall’idea di un governo senza l’argine della Corte suprema.
  • «Se il sangue fosse indelebile, Gerusalemme sarebbe rossa». Solo un compromesso politico, per frenare l’avvicinamento di Israele all’area delle democrazie illiberali, può evitarci l’ennesimo colpo di rosso.

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