In piazza per la crisi e la pandemia

Perché le manifestazioni a Cuba mettono in apprensione il regime

Several people gather holding flags in the Congress of Deputies in support of the mobilizations against the Cuban government registered yesterday on the island, July 12, 2021, in Madrid (Spain). Convened by the Cuban opposition organization Prisoners Defenders, the protest is a continuation of those carried out against the Government of Miguel Díaz-Canel in major Cuban cities. 12 JULY 2021;RALLY;CONGRESS OF DEPUTIES;MADRID;CUBA;PRISONERS DEFENDERS Alejandro Martínez Vélez / Europa Press 07/12/2021 (Europa Press via AP)
Several people gather holding flags in the Congress of Deputies in support of the mobilizations against the Cuban government registered yesterday on the island, July 12, 2021, in Madrid (Spain). Convened by the Cuban opposition organization Prisoners Defenders, the protest is a continuation of those carried out against the Government of Miguel Díaz-Canel in major Cuban cities. 12 JULY 2021;RALLY;CONGRESS OF DEPUTIES;MADRID;CUBA;PRISONERS DEFENDERS Alejandro Martínez Vélez / Europa Press 07/12/2021 (Europa Press via AP)

Le proteste contro il regime scatenate dalla convergenza fra crisi economica e sanitaria sono forse le più dure dai tempi della rivoluzione del 1959. I prossimi giorni chiariranno se si tratta dell’ennesimo falso allarme nell’inamovibile regime fondato da Fidel Castro, o qualcosa di davvero nuovo che avrà conseguenze durature

  • Il regime pare prendere sul serio la rivolta iniziata domenica nella cittadina di San Antonio de los Baños. Il presidente Miguel Dìaz-Canel ha chiamato i «veri rivoluzionari» e i «patrioti» a scendere in piazza per contrastare la protesta.
  • In alcune città testimoni hanno parlato di forze dell’ordine “paralizzate” davanti alla sorpresa, mentre in altre hanno reagito con durezza. All’Avana le proteste sono durate per cinque ore a partire delle tre del pomeriggio, con un tentativo di alcuni manifestanti di arrivare nella Plaza de la Revoluciòn, il luogo più sacro del castrismo.
  • La pandemia ha azzerato il turismo straniero, la principale fonte di valuta pregiata per l’isola. Lo scorso anno il Pil ha subito una contrazione del 10,9 per cento, e finora quest’anno ha perso un ulteriore 2 per cento. 

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