Cresce il prezzo del greggio dopo le nuove sanzioni trumpiane contro i colossi petroliferi russi. Ma Mosca sta preparando una serie di contromosse: un taglio all’export di uranio arricchito e un’alleanza con la Cina sulle terre rare
Le minacce sembravano fasulle, invece alla fine l'ha fatto sul serio: Donald Trump ha emesso sanzioni contro i due colossi russi, Lukoil e Rosneft, che insieme rappresentano la metà della produzione petrolifera della Federazione. Sulla stampa americana, senza mezzi termini, gli analisti l'hanno chiamata «la più grande escalation statunitense contro il settore energetico russo». Dopo l'annuncio a Washington, i prezzi del petrolio sono aumentati del 5 per cento, raggiungendo il picco dei 66 dollar


